La manifestazione 20 eventi – Arte contemporanea in Sabina ha coinvolto quest’anno anche il comune di Montopoli. La presenza in questo paese di un centro di aggregazione giovanile (CAG), ha permesso una fruttuosa collaborazione tra giovani ed artisti. La necessità di avvicinare le giovani generazioni all’arte è fortemente sentita dagli organizzatori della manifestazione, quindi la partecipazione a 20 eventi del centro giovanile, presente sul territorio, è sembrata necessaria e utile. Come più volte ribadito, infatti, gli scopi della manifestazione sono innanzitutto la promozione dell’arte contemporanea, la valorizzazione di artisti giovani ma anche il coinvolgimento emotivo degli spettatori e degli abitanti di questa bellissima terra che è la Sabina, spesso estranei al mondo dell’arte, ma non per questo non in grado di comprenderla e apprezzarla. Così all’interno della manifestazione è stato creato con i ragazzi del CAG interessati, una decina, un rapporto privilegiato di collaborazione, strutturando un mini-evento denominato venteen eventi. Si sono svolti così diversi incontri nella sede dell’associazione a cui hanno partecipato i giovani di Montopli, seguiti e spronati dai loro educatori e da alcuni collaboratori di 20 eventi. I ragazzi hanno visitato, guidati dai collaboratori di 20 eventi, le opere esposte a Montopoli con interesse e curiosità e hanno deciso di collaborare alla realizzazione dell’opera di Santiago Morilla, Gioco Mostruoso, disputando una partita sul campo di calcio del paese. L’opera infatti consiste nel video di una partita di calcio in cui un disegno dipinto sul campo viene cancellato durante lo svolgimento della partita. L’incontro di calcio, ripreso dall’alto, è stato disputato il giorno 19 maggio, i ragazzi del CAG hanno partecipato in gruppo, con grande entusiasmo e nonostante la pioggia battente.
GIOCO MOSTRUOSO from santi mondadientes on Vimeo.
Su YouTube si può anche vedere il videoin cui lo stesso artista parla dell’opera in una intervista rilasciata ad Emanuele Sbardella (curatore di 20eventi 2010), Federica Forti e Carolina Pozzi.
Le impressioni raccolte i giorni successivi lo svolgimento della partita hanno evidenziato come i ragazzi siano stati particolarmente coinvolti emotivamente dall’evento. Innanzitutto hanno potuto riappropriarsi di uno spazio a loro solitamente non concesso, il campo di Montopoli, e da loro generalmente non praticato. Inoltre hanno dimostrato entusiasmo all’idea di far parte di un’opera d’arte! La collaborazione quindi è stata positiva e divertente, ha aperto ai ragazzi un nuovo spazio di riflessione, gli ha permesso di affrontare una nuova esperienza, di confrontarsi con un mondo a loro estraneo, ma che si è rivelato interessante e pieno di stimoli. Con l’augurio che una positiva e fruttuosa esperienza di collaborazione possa ripetersi in futuro diamo appuntamento all’anno prossimo a tutti i ragazzi del CAG e pubblichiamo questo sentito testo…….
Gabriella D’argenio
> Si veda, inoltre, il testo critico di Chiara Ferrara
October 6, 2010
Posted by es | Emanuele Sbardella |
20 eventi, Critica - Gli artisti e le loro opere | cag, chiara ferrara, emanuele sbardella, gabriella d'argenio, Montopoli di Sabina, santiago morilla |
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Le foto, analizzate in forma anonima (dissociando la foto analizzata al nome dell’autore della foto), hanno ricevuto le seguenti valutazioni dai membri della giuria:
|
Prima scelta |
Seconda scelta |
Terza scelta |
Marco Bruni |
“Kottabos” Marco Gioia – (The) favorite [Diana Martin] |
Pietro Presta – [Radice di 3] |
“Bata Ez” Federico Ridolfi – Bus stop [Sara Ciuffetta] |
Alessandro Coan |
Elena Spataro – [Radice di 3] |
Veronica Rossi – [Sara Ciuffetta] |
Elena Spataro – [Selva Aparicio Altuna] |
Fabio Valerio Romano |
“Alba Kia” Chiara Ferrara – La pittura il video e la chiave [Cristian Rizzuti] |
Roberto Pilieri – [Jaime Genovard Colomer] |
Maurizio Guadagnoli – Colors [Laboratorio creativo] |
Emanuele Sbardella |
“Bata Ez” Federico Ridolfi – Bus stop [Sara Ciuffetta] |
Katia Aversa – [Mireia Coromina Portas] |
“Kottabos” Marco Gioia – (The) favorite [Diana Martin] |
Alberto Tessore |
Katia Aversa – [Mireia Coromina Portas] |
“Bata Ez” Federico Ridolfi – Bus stop [Sara Ciuffetta] |
Gianni Carfi – [Radice di 3] |
Assegnando, ciascun giurato, 3 punti alla prima scelta, 2 punti alla seconda ed un punto alla terza,
la classifica finale risulta:
1° con 6 punti: “Bata Ez” Federico Ridolfi – Bus stop [Sara Ciuffetta]

Federico Ridolfi - Primo classificato
2° con 5 punti: Katia Aversa – [Mireia Coromina Portas]

Katia Aversa - Seconda classificata
3° con 4 punti: “Kottabos” Marco Gioia – (The) favorite [Diana Martin]

Marco Gioia - Terzo classificato
—
Altre fotografie che, tra oltre 220 foto sottomesse al concorso, hanno ottenuto almeno un punto dalla giuria.
3 punti: Elena Spataro – [Radice di 3]
3 punti: “Alba Kia” Chiara Ferrara – La pittura il video e la chiave [Cristian Rizzuti]
2 punti: Pietro Presta – [Radice di 3]
2 punti: Veronica Rossi – [Sara Ciuffetta]
2 punti: Roberto Pilieri – [Jaime Genovard Colomer
1 punto: Elena Spataro – [Selva Aparicio Altuna]
1 punto: Maurizio Guadagnoli – Colors [Laboratorio creativo]
1 punto: Gianni Carfi – [Radice di 3]
June 8, 2010
Posted by es | Emanuele Sbardella |
20 eventi |
2 Comments
A pochi giorni dall’inaugurazione e dall’uscita del catalogo, pubblico sul mio blog l’articolo integrale che ho scritto per introdurre l’edizione 2010.
“Arte pubblica come azione politica – Il curatore-antropologo e il ruolo politico dell’artista“
Emanuele Sbardella
Curatore

Foto dal tour inaugurale - Photo by Emanuele Sbardella
May 28, 2010
Posted by es | Emanuele Sbardella |
20 eventi, Critica - Gli artisti e le loro opere, Curatela - Teorie e pratiche dell'allestimento | 20eventi, birnbaum |
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L’artista spagnola residente al RAER realizzarà per 20eventi 2010 un intervento pittorico sul tema del viaggio.
Due disegni di grande formato verranno esposti l’uno di fronte all’altro, come due pareti che si fronteggiano.
Sin dall’incontro dell’opera nella sua forma allestitiva il visitatore viene invitato ad effettuare un percorso. Il fatto di potersi e doversi muovere nell’opera non significa poterla possedere di più; anzi, significa effettuarne una fruizione necessariamente incompleta. Il movimento altera la percezione e lo sguardo non può infatti coprire l’interezza dell’opera. Ma il tema dell’opera è proprio il movimento, il viaggio: un tipo di viaggio che non ha nulla a che fare con l’itinerario turistico e con il panorama da cartolina. Si tratta di un viaggio interiore, in cui ogni punto di riferimento è smarrito. Le tracce di pittura stanno quasi ad indicare i residui corporali delle propriocezione: brandelli di colore e di forme che incontriamo lungo le traiettorie del nostro desiderio.
Come scrive Rosa Pierno: “quando Maria ha a disposizione una stanza, il suo gesto atterra su pareti e soffitto, dimostrando che non c’è né un sopra né un sotto e lo spazio è solo quello definito dalla propria interiorità”.
> Leggi tutto l’articolo di Rosa Perno.
In quest’opera l’artista spagnola prende per mano il visitatore e lo accompagna per i sentieri dei giardini della sua anima.

Maria Vallina - I gradini del desiderio
Artist statment:
Ulisse fù il primo viaggiatore occidentale. Ritornò a Itaca non prima di superare moltiple fatiche – che più tardi diventerano le tentazioni di San Antonio. Il suo destino nomade lo chiamò al mare., abbandonando una dimensione spaziale sedentaria. Ulisse è vissuto ed è morto attraversato dalla sete del viaggiatore: utopia di vagare per il non-luogo.
Per Maria Vallina le forme hanno a che vedere direttamente con la natura primordiale. “Ciò nonostante, catturate dall’occhio di chi le guarda fuori contesto e percorse dal tempo, fanno nascere un linguaggio parallelo che trasforma le connotazioni multiple di loro stesse. È in quell’istante muto dove nasce la presenza dell’universale antropologico di cui parla Lévi-Strauss come sintomo del viaggio. Questo sintomo percorre sociologie, atteggiamenti che uniscono la linea d’ombra tra le diverse culture. I movimenti migratori o l’esodo rurale hanno la stessa genealogia: camminare con discrezione sulle origini, costruendo le abitudini sui gradini del desiderio. Ulisse fù il primo ad inaugurare la piega moltiple di una realtà vissuta doppiamente”.
Emanuele Sbardella
May 7, 2010
Posted by es | Emanuele Sbardella |
20 eventi, Critica - Gli artisti e le loro opere | 20eventi, arte, emanuele sbardella, maria vallina, rosa pierno |
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7 maggio, ore 18.00
Incontro su Architettura e Scenografia Urbana
con Margherita Guccione e Juan Vidarte
Terzo appuntamento con gli incontri sull’arte contemporanea di 20eventi, alla Real Academia de España a Roma (vedi comunicato generale del ciclo di 4 incontri), tra personaggi di primo piano del panorama spagnolo e italiano su sostanza, limiti e possibile definizione dell’opera d’arte oggi. Quest’anno 20eventi propone al pubblico un ciclo di 4 incontri sull’arte contemporanea in collaborazione con la Real Academia de España di Roma, che si svolgeranno fino al 13 maggio 2010 nella sede dell’Accademia al Gianicolo, a San Pietro in Montorio. Il ciclo di incontri, dal titolo “A bordo dell’opera – il tessuto dell’opera d’arte”, parte dalla visione dell’arte ed i suoi risvolti sulla società come un tessuto di idee per portare relatori e pubblico ad un confronto alcuni dei temi più attuali dell’arte contemporanea: limiti e confini dell’opera d’arte, architettura e scenografia urbana e del paesaggio, creatività, arte e società, net art e i suoi sviluppi. Il 7 maggio Juan Vidarte, Direttore del museo Guggenheim di Bilbao, e Margherita Guccione, Direttore di MAXXI Architettura di Roma, in “Trame e Transiti” parleranno di Architettura e scenografia urbana e del paesaggio. Quali sono i confini tra architettura e arte pubblica, tra paesaggio, giardino e installazione? Si parlerà di arredo e scenografia urbana, architettura ed estetizzazione del paesaggio e, in particolare, del museo inteso come contenitore di opere d’arte o come contenuto artistico in prima persona.

MAXXI - Work in progress, 2009 (photo by Emanuele Sbardella)
Moderatrice dell’incontro, Anna Longo giornalista di Radio Rai L’ultimo incontro, il 13 maggio, mette a confronto, tra “Asole e Risvolti”, Nilo Casares, critico d’arte e Curatore internazionale multimedia, Valencia e Flaminio Gualdoni, Preside Comunicazione e Didattica dell’Arte, Brera, sulla Net art e i suoi possibili sviluppi. Ingresso libero fino ad esaurimento posti.
May 5, 2010
Posted by es | Emanuele Sbardella |
20 eventi, Comunicazione - Rassegna stampa e ramificazioni web | 20eventi, anna longo, guccione, maxxi, raer, vidarte |
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Yolanda Del Amo è una fotografa spagnola che lavora negli Stati Uniti.
La sua ricerca concettuale è focalizzata sulla delicata relazione tra le persone, e qui in Italia si sta interessando in particolare al rapporto genitore-figlio. In particolar modo tra padre-figlia e madre-figlio.
Per 20eventi 2010 realizza due scatti in cui i membri di famiglie sabine (in entrambi i casi coppie di padri e figlie di Cottanello, frazione di Fara Sabina) vengono ritratti nel giardino adiacente la loro abitazione.
Oggi, domenica due maggio, siamo stati ospitati dalla famiglia Perugini. Le foto che documentano la giornata non potranno rendere il calore e la gnerosità che tutti hanno dimostrato nei nostri confronti.
Un grazie di cuore, ed un arrivederci al 22 maggio.
A partire da quel giorno le foto di Yolanda Del Amo saranno esposte a Fara Sabina (da notare che il tour inaugurale, che parte da Montopoli alle ore 11:00, giungerà a Fara Sabina alle 16:00 circa. Tutti gli altri giorni di apertura ogni opera sarà visiile dalle 10:00 alle 13:30 e dalle 15:30 alle 19:00. Chiamare il 3471911013 per conferme).
Le foto sono state scattate da Maria Chiara Perugini.
Emanuele Sbardella
> Blog
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May 3, 2010
Posted by es | Emanuele Sbardella |
20 eventi, Curatela - Teorie e pratiche dell'allestimento | cottanello, emanuele sbardella, fara sabina, yolanda del amo |
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Le parergon est un hors-d’oeuvre qui ne se tient pourtant pas simplement hors d’ouvre, agissant aussi à côté, tout contre l’oeuvre (ergon). […] Un parergon vient contre, à côté et en plus de l’ergon, du travail fait, du fait, de l’oeuvre mais il ne tombe pas à côté, il touche et coopère, depuis un certain dehors, au-dedans de l’opération.
Ni simplement dehors ni simplement dedans. Comme un accessoire qu’on est obligé d’accueillir au bord, à bord.
Il est d’abord l’à-bord
(J. Derrida)
–
Il direttore della Real Academia de España en Roma, Enrique Panés e il direttore artistico di 20evnti-arte contemporanea in Sabina, Alberto Tessore sono lieti di presentare il ciclo di incontri:
Il tessuto dell’opera d’arte
Gli incontri introducono la quinta edizione della manifestazione 20eventi – Arte contemporanea in Sabina (che aprirà il 22 maggio a Montopoli alle ore 10:00), a cura di Emanuele Sbardella. Mentre le opere d’arte verranno esposte in cinque borghi della Sabina, i quattro incontri si svolgeranno a Roma, nella sede dell’Accademia di Spagna, al Gianicolo (San Pietro in Montorio, 3) tra il 7 aprile e il 13 maggio 2010.
Filo conduttore dei quattro incontri è la problematica dello statuto contemporaneo dell’opera d’arte. Declinando nei quattro incontri la metafora dell’opera come testo-tessuto, verranno invitati a relazionare direttori delle più importanti istituzioni museali italiane e spagnole.

Mireia Coromina Portas "Tessendo la terra" (2010) - Making of
1_Bordi e incrinature
La declinazione del primo incontro, che si terrà mercoledì 7 aprile alle ore 18:00, focalizzerà sui bordi dell’opera.
È possibile oggi stabilire limiti e confini di ciò che definiamo opera d’arte? Come orientarsi di fronte allo sfilacciamento dei bordi dell’opera?
La necessità di concepire l’arte ed i suoi risvolti sulla società come un tessuto di idee e concatenazioni piuttosto che come un processo unilaterale il quale, a mo’ di ago, parta da pochi centri di potere e venga assorbito dal corpo sociale.
Relatori :
Bartomeu Marì, Direttore del MACBA di Barcellona
Luca Massimo Barbero, Direttore del MACRO di Roma
Moderatore:
Massimiliano Tonelli, Exibart
Interventi:
Enzo Ciarravano, Beni e Attività culturali della Regione Lazio
Giuseppe Rinaldi, Consigliere Provincia di Rieti
–
2_Ricami e strappi
Il secondo incontro, che si terrà martedì 20 aprile alle ore 18:00, si baserà sulla dialettica ricamo/strappo e cercherà di stabilire dei punti di contatto tra l’espressione creativa degli artisti, quella dei bambini, della gente comune, di tutti.
Come avvicinare i bambini all’arte contemporanea? O siamo noi a doverci avvicinare ai bambini per comprendere meglio l’arte contemporanea?
Art brut, art naif, arte psicopatologica, bricolage.
Relatori:
Jesus Carrillo, Direttore Programmi culturali del Museo Reina Sofia di Madrid
Simonetta Lux, Direttore del MLAC, La Sapienza di Roma
Moderatore:
Oriana Rizzuto, Next Exit
Interventi:
Casina Raffaello di Roma
–
3_Trame e transiti
Il terzo incontro avrà luogo, come tutti gli altri alle ore 18:00, venerdì 7 maggio. In questa occasione i relatori sono invitati a discutere di arredo e scenografia urbana, di architettura ed estetizzazione del paesaggio.
Il museo come contenitore di opere d’arte o contenuto artistico in prima persona.
Così come l’opera può essere vista come un tessuto o una trama con fessure permeabili di significato; così il piano urbanistico di una città prevede transiti e concede spazi in cui si tramano strategie di riappropriazione. Quali prospettive per un integrazione della progettazione integrata artistico/architettonica?
Relatori:
Juan Ignacio Vidarte, Direttore del Guggenheim di Bilbao
Margherita Guccione, Direttore MAXXI Architettura di Roma
Moderatore:
Anna Longo, Radio RAI
Interventi:
Sveva De Martino, Architetto
–
4_Asole e risvolti
Il 13 maggio si chiude il ciclo di incontri con la declinazione inerente ai risvolti e alle rivoluzioni tecnologiche, e ai loro effetti sulle pratiche artistiche.
Da una parte le innovazioni tecnologiche forniscono nuove vie di accesso e campi di sperimentazione agli artisti, d’altro lato molte opere prefigurano ed incentivano sviluppi ed usi tecnologici.
La net.art offre spazi di interattività e fruibilità globale. Tutto merito degli ingeneri, o è lecito vedere alle sue origini ciò che Beuys intendeva per scultura sociale?
Relatori:
Nilo Casares , Curatore internazionale multimedia, Valencia
Flaminio Gualdoni, Preside Comunicazuione e didattica a Brera
Moderatore :
Valentina Tanni, Exibart
Interventi:
Luigi Pagliarini, Artista-scienziato

Locandina invito
FARA SABINA. Poetica della fuga
Libero sostenitore del regime fascista, e considerato traditore dai suoi conpatrioti americani, nel 1943 Ezra Pound si trovò in fuga da Roma. Diretto verso nord, lungo la via Salaria, sostò a Fara in Sabina.
La región en la que se encuentra Fara Sabina fue la via de escape de Ezra Pound, cuando llego la caida del Fascismo. Pound huyo a través de Fara Sabina:
(El 10 de julio de 1943, tropas británicas y estadounidenses desembarcan al sur-este de la isla de Sicilia y la ocupan en poco más de un mes…. Los días finales fueron un caos, con los fascistas huyendo hacia el norte. Pound también lo hizo, al mejor estilo de Céline: salió de Roma por la vía Salaria, cruzó el municipio de Fara Sabina y durmió bajo las estrellas. Tomo un tren abarrotado y medio a pie logró llegar al Tirol, zona segura. Toda esta experiencia de huída hacia Saló también aparecerán en “The Cantos” 77, 78 y 79. Se reincorporará al movimiento y pone todo su talento para sostener la república de opereta de un Mussolini ya quebrado….)
http://www.youtube.com/watch?v=Nqpq-9D0KHc
Albero…
Ezra Pound era un poeta fascista cargado de una extrañeza muy particular, amigo personal del Duce, gran defensor de sus ideas por medio de la poesia fue un activista del Fascismo. La poetica de la perdida, de la huida, de la escapada, acaso el espiritu de Houdini ronde este proyecto. El gran escapista. Si Mussolini huyo hacia el norte, asi lo hizo Pound, nosotros lo celebramos con cuatro obras interrelacionadas:
1-Una placa de mármol blanco ( en la ultima casa de Pound, Venecia (donde muere en 1972), con la leyenda “Titano de lla poesia”) en este caso con un pequeño cambio la leyenda rezara: “titano de lla fuga” o titanes de la poesía. Aun por decidir del todo…
2-Una performance lectura del poeta Miguel Ángel Curiel, que conoce bien la obra de Pound y tratara en un poema escrito específicamente para la pieza acerca de la retirada, la huida ,la perdida. Esta se haria el dia de la inauguración.
3-Una video instalación en la que una música toca una pieza en el paisaje de Fara Sabina con una viola una marcha militar que también alude a la huida, la fuga. (la pieza se grabara antes en un lugar alli, después no tengo lugar especifico para mostrar el video, esta por decidir).
4-Un cartel propagandistico como los de la segunda guerra mundial intervenido, y después pegado por las calles de los pueblos del proyecto.
page 499 and 500 of this book http://books.google.com/books?id=cxsDOtQMMtIC&lpg=PP1&hl=it&pg=PA499#v=onepage&q=&f=false .
http://www.beppeniccolai.org/Ezra_Pound.htm
http://santosepolcro.splinder.com/post/16038981
http://beppesebaste.blogspot.com/2010/02/leggere-ezra-pound-contro-il-fascismo.html
April 5, 2010
Posted by es | Emanuele Sbardella |
20 eventi | 20eventi, arte, barbero, bord, bordo, carrillo, casares, contemporanea, definizione, derrida, exibart, gualdoni, guccioni, guggenheim, lux, macba, macro, marì, maxxi, opera, pagliarini, raer, reina sofia, tanni, tonelli, vidarte |
1 Comment
L’artista spagnola Mireia Coromina Portas ha aperto un blog che ci piace segnalare ed invitiamo a visitare.

Documentazione della preparazione - Foto di Emanuele Sbardella
Scritto in spagnolo, è una ampia fonte di immagini sulla preparazione di un’opera molto complessa e laboriosa, che conta sulla collaborazine di decine di perosne, tanto in Italia quanto in Spagna.
Tutto il lavoro di queste persone distanti verrà a convogliare nella realizzazine di un unico lavoro collettivo. Cento moduli ricamati individualmente, infatti, verranno alla fine collegati tra loro in Sabina, ed installati sotto un albero di Ulivo a Farfa (Abbazia di Farfa) a richiamare la rete per la raccolta delle olive.
> Il tipo di modulo (uno dei due tipi, a dire il vero) che verrà ricamato è stato presentato in questo precedente articolo.
Emanuele Sbardella
March 31, 2010
Posted by es | Emanuele Sbardella |
20 eventi | 20eventi, arte contemporanea, emanuele sbardella, mireia coromina portas, olive, raccolta sabina, uncinetto |
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Creare arte e poesia in Sabina
Quinta edizione di 20eventi: molto lavoro, grande impegno di tutta l’equipe, continua ricerca di idee nuove, non solo per tenersi aggiornati coi tempi che mutano rapidamente, ma per far tesoro degli stimoli che vengono dai giovani che noi ormai da anni invitiamo, giovani che sono gli artisti di domani.
20eventi vuole essere un’opera d’arte collettiva, un work in progress, e non è un caso se tentiamo di sviluppare anche momenti di “art do it yourself”, al fine di coinvolgere sempre più il pubblico ad essere non solo spettatore, ma partecipe in prima persona al processo creativo dell’opera d’arte nel suo insieme.
Le finalità della manifestazione restano le medesime degli anni precedenti:
– invitare giovani di un’accademia straniera a realizzare opere in situ in Sabina, ispirandosi al territorio e alla sua tradizione culturale
– mettere a confronto gente di paesi finora poco esposti all’arte contemporanea con situazioni per loro totalmente insolite: essere testimoni diretti del lavoro di giovani artisti venuti da lontano a produrre opere in un ambiente per loro estraneo ma a cui devono raccordarsi quasi interpretandolo.

Ugo Antinori, 2007
Quest’anno gli ospiti d’onore per la quinta edizione sono i giovani della Escola Massana di Barcellona, e ci piace che la collaborazione con la Spagna cada propria nel semestre in cui la Spagna riveste il ruolo di Presidenza della Comunità Europea.
L’anno scorso abbiamo per la prima volta coinvolto con successo giovani italiani delle accademie di Brera di Milano e Belle Arti di Roma, per cui quest’anno ripetiamo l’esperimento con l’accademia di Frosinone, poiché ci piace offrire opportunità di incontro tra ragazzi del Lazio e loro coetanei che vengono da lontano: una goccia per contribuire alla costruzione dell’Europa
Come l’anno scorso determinante è stata la collaborazione con l’Academia Belgica di Roma, lo è quest’anno con la Real Academia de Espana, i cui borsisti – artisti spagnoli residenti a Roma per un anno, dopo esser stati selezionati dal governo di Madrid tra centinaia di candidati – partecipano a 20eventi con progetti di qualità.
Al loro fianco verranno invitati alcuni special guests, per dare ampie possibilità ai giovani di confronto con artisti più maturi, di discutere con loro il possibile futuro dell’arte, in un momento in cui il mondo dell’arte e il suo sistema muta rapidamente e da molte parti si mette in discussione l’essenza stessa dell’arte contemporanea.
In tale ottica si è pensato, insieme al direttore del RAER Enrique Panés, di organizzare una serie di quattro incontri ad alto livello per dibattere la sostanza stessa dell’opera d’arte, come si può definire e quindi stabilire i confini di ciò che è opera d’arte e ciò che non lo è, ciò che rientra nel campo dell’arte e ciò che ne resta fuori.
Sono stati invitati personaggi di alto prestigio quali i direttori di importanti musei come il MACBA di Barcellona e il Guggenheim di Bilbao, il MACRO e il MAXXI di Roma, oltre ad altri al fine di confrontarsi nel tentativo di sviscerare questa complessa problematica.
Cosa è l’arte oggi? Quali sono i suoi confini?
E’l’occhio del pubblico che rende un oggetto o situazione opera d’arte?
Quale futuro lavorativo ed economico si prospetta per i giovani che frequentano le accademie?
Come possono sbarcare il lunario artisti che praticano l’ arte concettuale?
Perché molta gente ancora rifiuta in blocco l’arte contemporanea, mentre altri se ne appassionano al punto che le opere valgono cifre astronomiche?
Quale è il luogo più indicato per ammirare l’arte odierna? Le gallerie, i musei, le strade, le vetrine?
Non sono che alcune delle domande che i giovani artisti-studenti che invitiamo in Sabina si pongono incessantemente e a cui noi speriamo di dare un piccolo contributo di idee con il nostro lavoro.
So bene di stare percorrendo una strada accidentata e piena di trabocchetti, e che investire nella cultura e nell’arte non comporta un ritorno immediato, per cui ringrazio doppiamente l’ente pubblico che ci permette di andare avanti. Non dimentichiamo che in Italia approfittiamo ancor oggi degli investimenti che fecero i signori rinascimentali, i quali, grazie alla loro intelligenza e lungimirante sensibilità, ci lasciarono un patrimonio artistico che ci rende ancora anche economicamente.

Noé Berton, 2009
…due passi tra nuvole di bicchieri di carta sospese in cielo
vagando tra muri con pietre dorate e spigoli di lego multicolore
un party per gatti, invitati ad un festino
un semaforo in cielo per dirigere il volo delle rondini
un tornado che risucchia tra le vie i mille oggetti inutili che appesantiscono la nostra vita…
rivedendo alcuni sogni divenuti realtà dei giovani degli anni scorsi sfioro con gli occhi i progetti del 2010 in attesa di vederli realizzati
…un tunnel nero in cui uno spettatore alla volta andrà a scoprire il valore del tempo
la voce e il suono dell’ulivone di Canneto che racconta la sua storia millenaria
documentare il passaggio del celebre poeta Ezra Pound in Sabina…
non sono che le prime idee di progetti ora al vaglio…
Momenti di creatività di tanti giovani che lasciano un pezzo del loro cuore in Sabina, e che forse fanno germogliare idee e passioni in altri cuori.
Un grazie affettuoso dunque a tutti i giovani artisti degli anni scorsi… e un augurio di cuore a quelli in arrivo a maggio!
Alberto Tessore
March 26, 2010
Posted by es | Emanuele Sbardella |
20 eventi | 20eventi 2010, alberto tessore |
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Mireia Coromina Portas, giovane artista selezionata tra gli studenti dell’Escola Massna per partecipare alla quinta edizione di 20eventi (22 maggio > 6 giugno 2010).
La sua proposta artistica scava nelle profondità delle usanze e delle pratiche, precipuamente femminili, che accomunano la Sabina e la Catalogna. Un’opera dalla lunga preparazione, che domanda la partecipazione e la dedizione di decine di donne (sia in Sabina, sia in Catalogna). Grazie all’intervento di Mireia Coromina Portas, infatti, il lavoro manuale all’uncinetto di donne fra loro per lo più sconosciute verrà connesso in una trama più grande. Questa connessione dà vita ad un tappeto, le cui dimensioni e il cui luogo espositivo (sotto un ulivo presso l’Abbazia di Farfa) gli daranno le sembianze di una rete per la raccolta delle olive. In questo modo avverrà il doppio trapasso da lavoro individuale a lavoro collettivo, e da una dimensione privata ad una dimensione pubblica. Una trama che connette i destini di donne lontane e sconosciute, una trama che le lega ai loro rispettivi territori… ma che ne evidenzia anche i tratti comuni.
Con questo articolo si intende presentare, anche a beneficio delle donne che daranno il loro contributo, il modello su cui lavorare.
Inoltre si invita a far riferimento al blog dell’artista, sul quale si potranno seguire nel dettaglio gli sviluppi dell’opera.


Un ringraziamento a tutte le persone che hanno aderito e a tutte quelle che aderiranno.
Per maggiori informazioni, lasciate un commento pubblico qui sotto… oppure, potete anche contattare direttamente l’artista (la quale parla perfettamente italiano)
mireiacoromina@gmail.com
0034669906793
Emanuele Sbardella
March 24, 2010
Posted by es | Emanuele Sbardella |
20 eventi, Comunicazione - Rassegna stampa e ramificazioni web, Critica - Gli artisti e le loro opere, Curatela - Teorie e pratiche dell'allestimento | 20eventi, emanuele sbardella, escola massana, farfa, mireia coromina portas, racoclta, rete, ricamo, ulivo, uncinetto |
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